Gay & Bisex
Una dura scopata… anzi due
di abxpass
23.02.2024 |
219 |
3
"Mi ordina di muovermi, come scendo mi arrivano due schiaffi “Troia quando parlo non devi perdere tempo, ti devi sbrigare”..."
Eccomi a raccontarvi dell’incontro con Fabio, un poliziotto solo attivo e vero toro o bull, come preferite, che ha capito subito cosa cerco in genere e cosa mi piace fare o subire soprattutto. Mi ha contattato con un messaggio e poi mi ha detto che voleva sentire la mia voce da troia al telefono. Io non sempre posso rispondere al telefono, ma lui ha insistito in modo tale da convincermi che dovevo trovare il modo e la maniera di parlargli. Riesco ad avere un momento libero per rispondergli, lui si presenta subito con una voce decisa e parole dirette, soprattutto io nel dialogo adoro ricevere tante offese e sentire le intenzioni di un maschio che sa dominare e mi fa capire che con lui ho trovato pane per i miei denti come si suol dire. Fissiamo appuntamento per la sera stessa, lui durante il giorno mi messaggia spesso per avere conferma, la sera poi mi ritrovo in auto a travestirmi per andare con lui. Ci troviamo in un posto per gay, bisex alquanto frequentato. Lui si affianca e mi dice, “seguimi cagna”. Mi porta via dal posto un po’ trafficato e mi assicura che dove andremo staremo più tranquilli. Ci ritroviamo in un luogo soli, lui scende dall’auto e si avvicina al mio sportello “scendi puttana!” E’ deciso e determinato a dimostrare chi comanda tra noi due, io adoro la sottomissione e il linguaggio diretto e molto volgare. Mi ordina di muovermi, come scendo mi arrivano due schiaffi “Troia quando parlo non devi perdere tempo, ti devi sbrigare”. Sono vestita da trav, con perizoma, autoreggenti, vestitino trasparente, tacchi, trucco, parrucca, unghie finte, sono una gran troia. Dopo gli schiaffi si avvicina e mi sputa in faccia, “fai la cagna, vai in ginocchio!”, mi fa inginocchiare e si sbottona i pantaloni, mi sbatte all’istante sul viso un cazzo di circa 20cm, una bella sventola, me la sbatte più volte, finché dice “apri la bocca e inizia a succhiare cagna!”. Impazzisco quando ricevo una sequela di offese, mi eccito. Poi mentre inizio a succhiare arrivano schiaffi in viso e sputi…, un trattamento che adoro. Il cazzo diventa sempre più duro e grosso e lui pretende di spingerlo in profondità, la saliva mi cola ovunque, in grossa quantità e lui insiste, spinge, e io soffoco e rimetto saliva, E’ pienamente soddisfatto del trattamento che mi sta riservando ed insiste con decisione, finché mi dice, “ora continua a succhiare ma mettiti a pecora col culo alto vacca schifosa!” A quel punto le sue dita entrano nel mio solco tra le natiche alla ricerca del buchetto, prima un dito, poi due e anche tre, inizia ad allargarmi, poi arriva l’ordine “mettiti a pecora appoggiata al cofano puttana!” Sento i suoi sputi sul culo, tanti sputi, poi inizia a strisciare la cappella sul buco, scende verso le palle e risale, su e giù, su e giù, finché con un colpo secco affonda il cazxo in culo. Gesto doloroso che mi fa gemere, provo a dire “aspetta”, ma lui mi ignora, affonda il cazzo fino alle palle, afferra le mie spalle e spinge ancor di più, dolore massimo, ma lui lo ignora e mi sottopone al trattamento umiliante e piacevole per lui. Poi incomincia un lento movimento dentro fuori, accelera e mi fotte il culo sputando di continuo sulla mia schiena e sculacciandomi. È quello che cerco, un trattamento da vera cagna sottomessa. D’improvviso leva il cazzo dal culo e mi ordina di prenderlo in bocca, il suo cazzo odora del mio culo e mentre faccio il gesto lui mi dice: “devi capire che per me la tua bocca è uguale al tuo culo, quindi te lo posso mettere in bocca uscendo dal tuo culo diretto e se protesti sono schiaffi, hai capito vacca?” Di nuovo me lo mette in culo, e sbatte, con vigore, per farmi male e gode nel vedermi ansimare, lo estrae di nuovo e mi dice di prenderlo in bocca. Il gesto si ripete più volte, quando d’improvviso sento il sapore del suo piscio in bocca, mi dice “bevi cagna e ringraziami che ti permetto di bere il mio piscio, tu vali meno del mio piscio”, essere denigrata così mi fa impazzire e mi sono infilata due dita in culo mentre lo diceva, nel frattempo bevevo il suo piscio caldo, qualcosa cadeva giù dalla bocca scorrendo lungo il mio corpo, ma andava bene così, mi sento un vero cesso quando l’uomo mi usa come orinatoio. La quantità di piscio era generosa, si era preparato e io ingoiavo a fatica, poi il getto caldo l’ho sentito sul viso, sul corpo e sulle gambe e poi di nuovo in bocca “bevi ancora puttana!”. Finché il getto è diminuito e poi mi ha ordinato di ripulire per bene il cazzo gocciolante. Era durissimo e ha di nuovo preteso di entrare nel mio culo, ha iniziato a sbattere con più vigore, martellava e io a fatica mi sostenevo sulle braccia, poi si fermava per darmi dei colpi secchi e profondi, gemevo e lui rideva e godeva insieme, mi stava sfondando. Era un animale che mi infliggeva dolore con piacere, si divertiva a seviziarmi col suo cazzo durissimo e grosso. E poi la frase che adoro “ora ti sborro in culo troia!” Ed ecco arrivate i suoi gemiti di piacere e sentire il suo seme skizzare nel mio ano, tanto seme, colare giù per le gambe mentre lui continua a spingere con impeto ad ogni getto. Sono piena e sento L’umido tra le natiche e sulle palle. Lo sento uscire, gli ultimi skizzi li fa sulle mie natiche e poi mi intima, “ora inginocchiati e puliscimi il cazzo pittana!” L’ordine che adoro sentire più di tutti, pulisco in ginocchio mentre dal mio culo sento colare il seme caldo e appiccicoso. Lo pulisco bene, mi impegno, il cazzo resta duro e dopo alcuni minuti lui mi intima di nuovo “rimettiti a pecora, ho ancora voglia cagna!” Mi prende per i miei veri capelli e mi spinge di nuovo sul cofano, sculaccia forte e infila di nuovo il cazzo in culo e ricomincia a sbattere forte, è molto voglioso, anche più di prima e lo sento sbattere più vigoroso ancora, ansimo più forte e lui gode di questo. Poi mi dice “ora ti rompo ancora il culo poi ti do la sborra in bocca quando vengo e tu la ingoi cagna schifosa!” Detto questo, afferra i miei capelli e mi distrugge il culo per altri 15 minuti senza sosta alcuna, è un ritmo potente e vigoroso, che cambia da lento a veloce, da spinte potenti a meno violente, ma mai blando. Finché lo sento dire “vengo puttana, vieni ad ingoiare, muoviti troia! Svelta!” Io mi giro e prendo il cazxo in bocca giusto in tempo, il primo skizzo va dritto in gola, e poi 2, 3, fino a 7 spruzzate copiose, nel frattempo lui ripete “vengo troia, ingoia tutto, ingoia!” Ed io obbediente e troia bevo senza esitare. Soddisfatto per il trattamento che mi ha riservato mi chiede: “ dove hai la frusta?” Ne avevamo parlato, apro il cofano e la tiro fuori, lui la prende e me la da sulle natiche, io gemo, ma lui non sente ragioni, vuole provare il piacere di umiliare e io zitta e remissiva come sono obbedisco. Si ferma dopo 10 frustate, il suo cazzo sembra risvegliarsi dopo questo gesto, ma ormai deve andare. Mi da un ultimo ordine, “non ti pulire il culo, tirati su il perizoma e vai a casa, voglio che rientri umida di me lurida che non sei altro.” Così entra in auto e va via, anch’io riparto e torno a casa umiliata e consapevole del fatto che non sono un maschio vero come quello che ho incontrato. Ma è così, adoro subire questi trattamenti. Il mio sogno è di trovare 4/5 maschi così che mi usino in gruppo. Perseguo questo sogno prossimamente. Aspetto candidati, pago io la camera d’albergo, ma col caldo lo farei anche all’aperto, contattatemi grazie.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.